La Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione (cd. Carta del docente) è prevista dalla legge 107 del 13 luglio 2016 (cd. Buona Scuola), art. 1 comma 121. La stessa prevede un importo annuale di euro 500 per l’acquisto di:
- libri e testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
- hardware e software;
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione;
- iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
- titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione, di cui articolo 1, comma 124, della legge n. 107 del 2015(Buona Scuola).
Indice dell'articolo
A chi spetta?
Ad oggi, viene riconosciuta in automatico ai soli docenti di ruolo compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova. Tale beneficio spetta però anche ai docenti che hanno sottoscritto contratti di lavoro a tempo determinato di durata annuale (31 Agosto/30 Giugno). Quest’ultimi devono però far valere i propri diritti in giudizio per ottenerla.
Causa petendi:
Il diritto all’aggiornamento professionale il quale spetta indistintamente sia al personale di ruolo che al personale a tempo determinato in applicazione del principio di non discriminazione, uguaglianza e parità di trattamento.
Petitum:
La percezione del beneficio economico di euro 500,00 previsto dalla legge “Buona Scuola” n. 107/2015.
Termini:
Il termine di prescrizione del ricorso è quinquiennale.
Ci sono precedenti giurisprudenziali?
Si, fra tutte, la Sent. n.1842/2022 del Consiglio di Stato.
Il Consiglio di Stato, sezione VII, con sentenza n. 1842 del 25 Gennaio 2022, pubblicata il 16 Marzo 2022, definitivamente pronunciando sull’appello, lo accoglie e per l’effetto, in riforma della sentenza del Tar Lazio, sezione terza bis, n.7799 del 7 Luglio 2016, accoglie il ricorso di primo grado, annullando la nota del MIUR n. 15219 del 15 Ottobre 2015, nella parte in cui specifica che la “Carta del docente” e i relativi euro 500,00 annui sono assegnati solo ai docenti di ruolo e non anche ai docenti con contratto a tempo determinato, nonchè dell’art. 2 del DPCM n. 32313 del 25 Settembre 2015.
Come posso ottenere la Carta del Docente?
Tramite ricorso, in quanto – nonostante le diverse condanne – il Ministero non riconosce ai docenti precari tale diritto.
Il nostro Studio opera regolarmente in questa materia, offrendo consulenza legale ed assistenza giudiziale in tutta Italia.
Se vuoi far valere i tuoi diritti ed ottenere il bonus (e relativi arretrati), aderisci al ricorso scrivendo all’indirizzo mail: info@studiostrangio.it